I primi dubbi sull’archeologia misteriosa

Ho conosciuto l’affascinante mondo dell’archeologia misteriosa tramite il fumetto Martin Mystere nel lontano 1982. In uno dei primi numeri ho trovato un elenco di libri che erano utilizzati da Castelli e soci per creare le storie. Così ho appreso dell’esistenza di Peter Kolosimo, Erich Von Daniken e delle incredibili teorie raccontate nei loro libri.

Mi sono subito appassionato a questo campo e ho letto parecchi di questi libri.

In seguito ho “scoperto” Archeo, mensile d’archeologia e mi sono reso conto che alcune delle teorie esposte non erano proprio così inoppugnabili come venivano presentate.

Quasi dieci anni dopo ho comprato il libro “Antichi Astronauti” di Stiebing (Avverbi) e per la prima volta ho potuto sentire un’opinione diversa, dove non si utilizzava l’intervento di esseri extraterrestri o di Atlantide, come spiegazione per ogni possibile lacuna della storia antica o per dare un’origine a diversi manufatti considerati misteriosi.

Nonostante questa lettura il mio interesse verso questo campo non è certamente venuto meno, anzi è cresciuto assieme alla voglia di ottenere delle risposte soddisfacenti riguardo a molti argomenti che sono spesso liquidati come stupidaggini e che per questo motivo vengono trascurati.

In questo modo si può generare in gran parte dell’opinione pubblica della confusione dovuta alla mancanza d’informazioni di base, per distinguere quali sono i risultati di campagne di scavo archeologico e lunghe ricerche d’archivio, da teorie talvolta interessanti ma purtroppo prive di riscontri scientifico-archeologici.

Tanto per fare un esempio che non lasci dubbi, prendiamo i famosi “Geroglifici di Abydos”.

Guardando un architrave nel Tempio di Sety I ad Abydos in Egitto si possono vedere dei geroglifici che sembrano raffigurare un elicottero, un dirigibile, un carro armato e altri velivoli tecnologici.

Possibile? Si può liquidare il tutto con la frase “… è impossibile, al tempo dei Faraoni non esisteva la tecnologia per creare qualcosa di simile” e fino a prova contraria sono d’accordo, ma preferisco sentire e ricercare un tipo diverso di risposta.

Osservando in modo più approfondito si può notare che a destra di queste figure ci sono degli altri geroglifici che non potrebbero essere stati creati nemmeno da uno scriba ubriaco. Si nota molto bene che sono sovrapposizioni di due o più segni geroglifici conosciuti.

Possedendo quest’informazione si dovrebbe agire con cautela riguardo ad alcune teorie che vedono i cieli dell’Egitto faraonico solcati da dirigibili e antichi jet, fornendo come prova queste raffigurazioni.

Cercando su internet si notano due diverse foto, una di queste è stata “ritoccata” per ottenere una migliore visione degli oggetti in questione. Nella foto si vedono molto bene i particolari, ma con quest’operazione sono stati asportati anche alcuni dettagli. Il tutto contribuisce a creare dubbi e incertezze e se si aggiunge la mancata conoscenza della storia egizia, che non tutti possiedono, il mistero è già confezionato.

Infatti, come si può apprendere dal libro “Antico Egitto: Curiosità e Misteri svelati”, un quaderno d’Egittologia.net edito da Duat edizioni, nel dettagliato articolo dedicato a questo “mistero”, curato da Marcello Garbagnati e dall’egittologo Marco Chioffi, si apprende che i faraoni in particolar modo nei templi “aggiornavano” i testi lasciati dal predecessore, facendo coprire con dell’intonaco gli scritti esistenti per riutilizzare le superfici. Con il trascorrere dei secoli, l’intonaco diventa secco e si sgretola, lasciando apparire un mix di quello che c’era scritto sui vari strati, come si può vedere in questo tempio.

Ho letto che queste figure sono state notate per la prima volta in seguito ad un crollo di parte dell’intonaco, un’incredibile casualità ha creato un mix di geroglifici molto simile a un moderno elicottero.

Certamente preferisco quest’ultima spiegazione per le “figure” di Abydos, rispetto a un generico “sono solo stupidaggini”, certo tutte due arrivano a “negare” che ci sia un mistero, ma personalmente preferisco spiegazioni più dettagliate.