Incontri quasi ravvicinati in autostrada

Vorrei raccontarvi quello che mi è capitato ritornando dalla Francia sabato 31 agosto 2013. Questa esperienza credo valga la pena di essere condivisa con tutti voi.

Avevo preso l’autostrada verso sud in direzione Lione. Dopo aver superato l’area urbana di Digione, avvicinandomi a Beaune, ho iniziato a vedere in lontananza un disco di luce che descriveva in modo ripetitivo una grande circonferenza.

Scherzando posso dire di aver fatto l’abbonamento alle luci prodotte da fari per discoteche, infatti dopo alcuni momenti l’avevo identificato come appartenente alla stessa parentela delle luci di Stradella (PV) viste a giugno, descritte nel post precedente.

Più mi avvicinavo più diventava visibile. C’erano tre gruppi di nuvole particolarmente basse, uno di questi era esattamente sopra all’autostrada, uno a destra e l’altro a sinistra.

Il percorso era sempre lo stesso, quando il fascio (che non si vedeva) “colpiva” la nuvola era visibile un bel disco molto luminoso. L’autostrada non era illuminata e si vedeva bene, mi sono fermato in un’area di sosta che invece era illuminata a giorno e tra la luce intensa e gli alberi il fenomeno era apparentemente scomparso. Erano le 22.50, allontanandomi dalla luce dopo aver ripreso il viaggio, era ancora visibile, anzi, ancora di più, perché mi stavo avvicinando alla fonte.

Anche conoscendo l’origine della luce era comunque qualcosa di affascinante e straordinario, perché durante il “suo giro” ero al posto giusto nel momento giusto, cosa che accade raramente.

Mi sono trovato con questa luce sopra il furgone, non sono stato in grado di definire il diametro del disco e la sua altezza. Dal mio punto d’osservazione alla guida del furgone, con la velocità ridotta a circa 40 Km/h, proteso in avanti per vedere il più possibile dal parabrezza, la cosa che posso affermare è che era molto basso. Uno spettacolo bellissimo!

Il disco era più grande del furgone e sembrava veramente il classico disco volante di tante cronache che “punta” un automezzo e lo illumina per osservarlo meglio. Dal disco luminoso non provenivano raggi di luce, sembrava una gigantesca plafoniera da soffitto, con un vetro rotondo smerigliato illuminato all’interno. Proseguendo nel suo giro sembrava in fase di atterraggio (il disco era sempre sopra al furgone), devo dire sinceramente (dopo aver osservato tutta questa scena, che sembrava di essere in un film) e per un momento mi sono venuti i brividi talmente sembrava reale. Una manciata di secondi, ma il ricordo è stato talmente intenso da farmelo ricordare di una durata maggiore.

Proseguendo il percorso, una trentina di secondi dopo, ho visto chiaramente il raggio del proiettore che proveniva dalla mia destra e univa il disco con una zona a terra.

Anche per questa volta nessun alieno. Veramente un peccato…

L’anno successivo, sempre ad agosto e sempre nei territori francesi, una sera ho rivisto la stessa tipologia di fenomeno. Questa volta era una singola nuvola, piccola, brutta e nemmeno troppo bassa. Insomma una schifezza totale. L’unico fatto interessante era che non avevo sonno e mi sono messo a cercare la fonte del raggio luminoso.

L’impresa già dall’inizio risultava abbastanza ardua. Transitavo per piccoli paesini alla periferia della Valle della Loira e cercavo di prendere la direzione verso la presunta origine della luce. Ovviamente non ci sono mai strade in linea retta per dove vorresti andare!

Ho perso l’orientamento quando sono entrato in un centro abitato di medie dimensioni, tra luci intense e raffiche di sensi unici. All’uscita del paese ho preso la direzione della collina e dopo un po’ è riapparsa la fonte luminosa molto più intensa. Almeno mi stavo avvicinando. Dopo una decina di minuti vedo un singolo fascio di luce dietro una collina. Ci giro attorno e mi ritrovo nel parcheggio di una discoteca, circa un’ora dopo l’inizio di questa “stramba” serata.

L’addetto alla sicurezza parla inglese e gli racconto il mio avvistamento autostradale dell’anno prima. Sono interessato a dare un’occhiata al loro “faro da richiamo” e a fare qualche foto. Dopo una simpatica chiacchierata acconsente senza problemi.

Il loro proiettore è a fascio singolo e non ha tutti i giochi di luce come spesso capita con quelli italiani. Continua a ruotare descrivendo un cerchio nel cielo sempre con la stessa angolazione.

Probabilmente è dello stesso tipo usato dalla discoteca che mi ha regalato l’esperienza dell’anno precedente. La nuvoletta di prima si era completamente dissolta durante la mia ricerca.

Quello che ho appena raccontato non vuole screditare, liquidare o sminuire altri avvistamenti UFO.

Siamo tutti appassionati di questi argomenti, siamo cresciuti leggendo “Le Cronache del Mistero” di Luciano Gianfranceschi e abbiamo divorato i fantastici racconti di fantascienza editi sulla collana “Urania”. Abbiamo letteralmente sognato ad occhi aperti tante volte lasciando libera la fantasia. Altrettante volte la sera guardavamo il cielo con la speranza di vedere dei dischi volanti, dopo aver visto ogni puntata di “UFO” con il Comandante Straker.

Quasi quattro anni dopo continuo a ricordare l’episodio dell’autostrada con molto piacere e mi ha confermato ancora una volta quanto sia importante adottare, quando si tratta di argomenti di “confine” di ogni tipologia un po’ di cautela.