Il 25 giugno 2013 ho tenuto una conferenza alla Sala Brambilla a Stradella in provincia di Pavia. Complice la calura estiva, alle 21.00 erano presenti pochissime persone. D’accordo con l’Assessore alla Cultura abbiamo deciso d’iniziare con un po’ di ritardo. Questo è un particolare abbastanza importante per i fatti accaduti a tarda sera. Dato che ero presente e viste le polemiche che mi hanno riguardato in prima persona, mi sembra il caso di raccontare come si sono svolti i fatti quella sera.

Poco alla volta arrivano diverse persone e la serata inizia alle 21.35 con la sala quasi piena.
Il mio programma era di presentare gli spaziali della Valcamonica e le statuette Dogu giapponesi. Due argomenti classici dell’archeologia misteriosa. A questo punto devo variare il programma per ragioni di tempo, tolgo le statuette Dogu e inserisco alcuni argomenti minori riguardanti sempre antichi astronauti e presunti UFO preistorici, che vedremo nel dettaglio più avanti.
Dopo la conferenza si instaura un bel dibattito costruttivo con il pubblico, il tutto sarà durato circa due ore. Alla fine il pubblico esce dalla sala e mi fermo a parlare con alcuni ragazzi interessati all’argomento.
L’Assessore ci invita ad uscire perché la sala, dopo avere superato gli orari programmati, dovrebbe chiudere.
Stiamo per andarcene quando entra un signore, che era stato presente alla serata, chiedendo se era rimasto qualcuno del Cicap perché in cielo c’erano delle luci che si muovono in modo strano. Per noi era come essere invitati a cena. Usciamo dalla sala comunale e dopo una cinquantina di metri entriamo nel primo cortile vicino. Eravamo circa una decina di persone tra impiegati comunali, Cicap e vicini di casa. Vedo in cielo delle luci che ruotano, si compattano in una sola, ritornano diverse come prima e ricominciano a ruotare. Si cerca di fare un filmato con uno Smartphone, ma come risultato non otteniamo niente. L’Assessore mi chiede cosa ne penso e in base a quelle che sono le mie esperienze, di frequentatore di discoteche durante gli anni 80, rispondo che si tratta di “tipiche luci da discoteca”. Quella sera ho visto nel cielo di Stradella delle luci che si comportavano come quelle che vedevo durante gli anni 80, quando il fenomeno dei fari da richiamo ha iniziato a diffondersi.
L’Assessore ha fatto presente che quel tipo di luci era proibito dalla Regione Lombardia. Nonostante questo, ha poi osservato nella settimana successiva un faro da richiamo operante in una discoteca locale e poi a settembre a Pavia, alla Festa del Ticino, come ho potuto vedere, era presente un faro di questo tipo che proiettava una fascio di luce fisso nel cielo.
Tutto sembrava chiarito e ognuno di noi è andato a casa a dormire. Non mi sembrava proprio il caso d’indagare, andando a cercare la fonte delle luci, dato che non avevo alcun dubbio sull’origine di queste.
L’indomani avrei dovuto alzarmi alle 5.00 assentandomi qualche giorno per motivi di lavoro.
Al mio ritorno, la settimana successiva, scarico la posta e la trovo piena di mail. Evidentemente le cose che mi sembravano chiarite, non lo erano proprio.
Il signore che ci aveva chiamato quella sera non si era accontentato della mia spiegazione e aveva cercato di saperne di più. Aveva chiamato il giornale locale raccontando cosa aveva visto. Da questa segnalazione era nato l’articolo presente sul web e in seguito aveva inviato una mail al Comune di Stradella per avere altre informazioni. Il Comune aveva inoltrato a me una copia della stessa chiedendomi una risposta.
Ho fatto una ricerca sul web per vedere quante risorse erano disponibili. Ho aspettato qualche settimana e a più riprese ho cercato articoli che ne parlavano. Infine dopo aver recuperato il poco materiale trovato, ho scritto al CISU di Torino. Mi ero ricordato che in un Notiziario UFO risalente agli anni 80, uno dei soci si auspicava un rapido riconoscimento da parte degli italiani, dei fenomeni luminosi causati dai fari da richiamo. Questo, allo scopo di ridurre drasticamente la mole impressionante di lettere che continuavano ad arrivare al Centro Italiano Studi Ufologici, raccontando avvistamenti riconducibili a questi fattori.
Appena ho ricevuto la risposta del CISU, ho inviato una mail al Comune di Stradella che riporto per intero, omettendo il link del sito che ha utilizzato gli insulti, senza nessuna motivazione.
Mail al Comune di Stradella: (fine luglio 2013)
Rispondo con un po’ di ritardo alla vostra mail di richiesta circa le luci apparse in cielo a Stradella il 25 giugno 2013. Non mi aspettavo l’interesse suscitato da queste luci e nemmeno l’articolo sulla Provincia Pavese.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/06/28/news/luci-misteriose-nella-notte-il-caso-ufo-agita-la-conferenza-1.7337946
Questo mi ha dato l’opportunità di seguire come si diffondeva sul web e i relativi commenti. Ho raccolto del materiale che rimane a vostra disposizione.
La cosa principale è che non essendoci delle foto (per quanto ne posso sapere), ne è stata reperita una di repertorio (quella con le 5 luci sopra le case) e in diversi siti (che riportano lo stesso articolo della Provincia Pavese), sono state allegate altre due diverse foto non pertinenti con l’evento di martedì che non fanno altro che creare confusione.

http://www.spoleto7giorni.it/sfere-di-luce-sopra-perugia-e-roma-ufo/
La “foto ufficiale” si riferisce all’avvistamento di luci sopra a Perugia di alcune settimane prima.
Generalmente la quasi totalità dei siti web riportavano il link della Provincia Pavese e il titolo senza commenti. Due soli siti hanno prodotto dei commenti, uno intelligente e costruttivo, l’altro pieno d’insulti.
I più professionali sono stati degli utenti di questo forum che arrivano in pratica alla mia stessa conclusione:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=58363&f=58363&idd=10641378
Mi dispiace di aver dato l’impressione di una spiegazione affrettata, ma dopo aver visto anni fa diverse di queste luci provenienti da varie discoteche, gli effetti prodotti erano gli stessi osservati da me e non solo, in diverse occasioni, perciò non ho avuto dubbi sulla possibile spiegazione del fenomeno, che (come ripeto) avendolo già visto numerose volte, mi è sembrato molto naturale dire “tipiche luci da discoteca”, perchè quello erano. Questo tipo di proiettori viene impiegato in diverse tipologie di manifestazioni (i cosiddetti fari da richiamo) e non sono esclusiva per i locali da ballo.
Visto che il Cicap che ho avuto l’opportunità di rappresentare durante la serata e il sottoscritto, “sono dei cattivoni sempre pronti a negare tutto”, ho pensato di rivolgermi al CISU (Centro Italiano Studi Ufologici) di Torino per sentire cosa ne pensavano. Visto che ogni giorno ricevono segnalazioni da ogni parte del paese. Per meglio definire l’accaduto, ed evitare inutili polemiche, non ho mandato una mia descrizione, ma quella tratta dall’articolo della Provincia Pavese, allegando il link.
Mia domanda al CISU allegando il link:
“Se arrivasse al CISU una segnalazione come quella riportata nell’articolo della Provincia Pavese, quale sarebbe il vostro commento?”
Risposta del CISU:
La descrizione del fenomeno (forme, colori, dinamica) è tipica dell’effetto causato dai cosiddetti “fari ad effetto laser”, che dagli anni ’80 hanno avuto anche nel nostro paese un impiego sempre più diffuso in concerti, discoteche e manifestazioni varie.
Detto questo, allo stato attuale delle cose, credo di poter affermare che le luci misteriose nei cieli di Stradella del 25 giugno erano da ricondurre a cause ben più terrestri.
Sia il Comune che il sottoscritto hanno inviato una risposta al signore di quella sera. Le mail sono tornate indietro, probabilmente per la casella di posta piena. Ho riprovato qualche mese dopo e questa volta dovrebbe essere andata a buon fine.